L’origine preferenziale delle merci deve essere provata da documenti idonei per beneficiare delle preferenze doganali di un accordo di libero scambio. In Svizzera, tale prova è soggetta alle disposizioni dei rispettivi accordi di libero scambio che il paese ha concluso con i suoi partner commerciali. Ecco i metodi tipici per provare l’origine preferenziale delle merci:
1. Certificato di origine:
Un certificato di origine è un documento rilasciato dall’esportatore che conferma che le merci esportate sono conformi alle regole di origine dell’accordo di libero scambio. Contiene dettagli sulle merci, la loro origine e le regole di origine applicate. Il certificato è solitamente autenticato dalle autorità doganali del paese esportatore o da un organismo autorizzato.
2. Dichiarazione del fornitore o dichiarazione d’origine:
L’esportatore può ottenere una dichiarazione dal fornitore che confermi che i materiali forniti sono conformi alle regole di origine. Questa dichiarazione, nota anche come dichiarazione d’origine o dichiarazione del fornitore, è spesso utilizzata a supporto del certificato d’origine.
3. Registrazione presso la dogana:
In alcuni casi, può essere necessario registrarsi presso la dogana per essere trattati come importatori o esportatori preferenziali. Questa registrazione può servire come prova dell’origine preferenziale.
4. Prove di valore statistico:
Alcuni accordi di libero scambio accettano anche prove di valore statistico come evidenza dell’origine preferenziale. Queste includono informazioni sulla fabbricazione delle merci e possono servire da supporto per il certificato d’origine.
5.Documentazione propria dell’esportatore:
L’esportatore può presentare la propria documentazione interna che dimostra l’origine preferenziale delle merci. Ciò può includere registri di produzione, fatture, contratti e altri documenti pertinenti.
6. Richiesta di origine (Origin Query):
L’importatore può presentare una richiesta di origine alle autorità doganali del paese importatore per confermare che le merci esportate sono conformi alle regole di origine. Questa richiesta è spesso supportata dal certificato d’origine.
È importante sottolineare che i requisiti esatti per la prova dell’origine preferenziale possono variare a seconda dell’accordo di libero scambio. Pertanto, è fondamentale comprendere le normative specifiche del rispettivo accordo e assicurarsi che tutti i documenti e le prove necessarie siano adeguatamente preparati.